F.lli Esposito                                                   © 2008  by Carlo Esposito ex allievo del 189' corso

«Guagliò, agge portato a macchina pe' 100 metri», be sì! Alessandro, questa macchina quest'anno ha fatto proprio impazzire te... e noi. Al rientro da ogni libera uscita aver qualche novità sulla macchina e finalmente il tuo sogno si è avverato: hai la patente! Carissimo Alessandro, il tuo carattere sempre allegro ha portato spesso e volentieri una ventata di simpatia in classe durante le ore di studio, a volte (?) noiose. Non ti sei aperto subito con noi, c'è voluto qualche tempo, non sempre hai partecipato al «casino di classe», preferivi studiare o pensare alla prossima libera uscita, certamente perché sei di Napoli e ti interessava uscire il più possibile, come sarebbe piaciuto a molti di noi d'altronde. La tua chitarra ci ha fatto compagnia per molte sere, specialmente da cappelloni e da Zak, aiutandoci, sulle note della tua musica, a dimenticare che eravamo alla «Nunziatella», ritornando i ragazzi di un tempo; passione per la musica che hai mantenuto suonando la tromba nella nostra Batteria Tamburi e che è culminata in quella splendida serata dello Spettacolo Anziani. Ti auguriamo ogni bene nella vita civile, nella professione che tu sceglierai.       il tuo 3° classico A         P.S. - Grazie per tutta quella pazienza che hai avuto nel farci i disegni!

Caro Antonio,   senza alcun dubbio la tua figura ha caratterizzato la nostra classe ed ha avuto una notevole influenza nei nostri momenti di sventura... A parte gli scherzi il tuo carattere chiuso ti ha impedito, soprattutto il primo anno, di inserirti perfettameme nell'àmbito della classe, ma già da ZAK ci hai fatto partecipi in maniera inequivocabile e sincera del tuo carattere bonario e allegro. Ti abbiamo sempre visto appollaiato nel tuo banchino, assorto nella pompa «beata», dove tu e Michele vi siete rivelati i migliori, anche se lo studio non ti ha distolto dal tuo hobby preferito: la caccia al permesso, dove sei stato sempre il primo, grazie soprattutto alle tue numerose parentele nell'ambito della Scuola. Non ci potremo mai scordare la tua risata satanica (paragonabile solo a quella dí Marco) che sentivamo spesso dopo le note del silenzio. Ti salutiamo augurandoti un felice futuro nell'Arma, seguendo l'esempio di un tuo paesano. Salutaci... «Raffaele»! Sì, lui!      il tuo 3° classico A    

P.S.  -  ZOT

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