Quando ci rivedremo, Gennaro, sicuramente ci
racconterai delle tante e tante volte in cui ti sarai svegliato di soprassalto al minimo
rumore immaginando di avere ancora accanto a te qualcuno premuroso di avvertirti
dellentrata del Rospo alle 7,00 nella camerata (e poi 1000 anni di privazioni di
permessi non dire che erano tanti!). Ma il futuro, anche se ormai prossimo, deve ancora
arrivare. Ed anche se sono le aule di un Ateneo quelle che ti ispirano maggior simpatia il
presente è ancora allultima ora dei Sabato, una scalcinante stanza dove, tra lo
stupore del prof. Ferruccio, ad una enorme scritta campeggiante sulla lavagna (REMISSIO
PECCATORUM) fa eco la tua satanica risata: « sss, sss, sss!! ». Non possiamo che
rallegrarci, sicuri che il tuo stato salutare, nellambiente della libera
università, tornerà nella normalità (magari facendo scomparire quella cronica epatite
virale che ti cobra il volto di giallo canarino): erano senzaltro le punizioni ad
avere su di te questo noioso effetto visto che ad una serie
di prolungata di essa seguiva un immancabile ammalamento a casa (ma dove li trovavi tanti
medici compiacenti?) o, siamo sinceri, in « Discoteca »? Ma qualcosa d utile lha
pur fatta! E noi tuoi compagni, ti ringraziamo pubblicamente per averci alleviato la
monotonia dellultimo anno offrendoci le emozioni di una fuga nella notte.
Il tuo III
Classico « B » |
Mentre ad una ad una si spengono le ultime luci
e il cupo manto delle tenebre cala sulle antiche mura della « Nunziatella », tutto tace,
tutto dorme, tutto è apparentemente tranquillo, ma ahimé solo apparentemente.
Unombra alta sorta come dincanto da remote oscurità vaga tra corridoi ormai
deserti spinta da malefica determinazione e un satanico grido: « Ash, Ash » riecheggia
di corridoio in corridoio gelando il sangue di chi si attarda per quelle contrade. Caro
Giorgio il tuo nome ci riporterà sempre alla mente le ore più calde del nostro studio
pomeridiano, quando sfogavi la tua ira funesta contro i malcapitati che osavano sfidarti
(Claudia Biorcio, via Cavalieri dItalia 14) e gli sforzi che dovevano fare Cesare e
Paolo per calmarti, mentre la classe invocava la tua imminente crisi. Ci ricorderemo
sempre il tuo temperamento che ti portava a camminare lungo i muri (come Ferruccio), a
giocherellare continuamente con lorologio e con la penna. Nonostante questo, sei
sempre stato pronto a dimenticare tutto e a farti in quattro per aiutare anche chi ti
perseguitava continuamente. Tu sei sempre stato in questi tre anni di permanenza alla
Nunziateila lancora di salvezza per coloro che
dovevano intraprendere un viaggio improvviso, eri infatti sempre pronto a fare una
dissertazione sugli orari, sul tipo dei treni, ed anche sui nuovo modello di bullone per i
binari. Ci auguriamo che possa avere lieto fine la tua love story con la tua
transilwaniense, che ha causato le tue numerose « fughe
domenicali
». Il tuo III
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