Pensare che a Natale del primo anno (quello da
kaps) volevi andartene! E se non avessi avuto quel momento di smarrimento, cosa
saresti stato capace di combinare!?!? Sei venuto fuori piano piano , alla distanza, e
così abbiamo cominciato a conoscerti. Le tue famose interrogazioni di Italiano: «
Professore, veramente, avrei studiato qualcosa in più: I, II, III, IV, V, VI canto della
Divina Commedia, inoltre 4 novelle di
Boccaccio, 5 sonetti del Petrarca, ecc., ecc. »;
ci fecero subito capire lintrinseca aspirazione alla « Pompa doro », che,
però, (ricordi le classifiche del Venerdì?) era sempre di Rocco. Il tuo carattere,
sensibilissimo, ti ha procurato, spesso, incomprensioni da parte nostra circa certi tuoi
atteggiamenti. Il tuo carattere, sensibilissimo, ti ha procurato, spesso, incomprensioni
da parte nostra circa certi tuoi atteggiamenti. Infatti la tua personalità è una
delle più complesse della nostra sezione. E la personalità di chi vive in un
attimo mille sensazioni, di chi non sa cosa voglia dire odiare, eppure, è capace di «
odiare » intensamente sebbene per una sola frazione di secondo. Ma « odia »con lo
stesso ardore di quando, ama, poiché è un turbine di sentimenti buoni, cattivi, belli,
brutti; è un cozzare di idee, di speranze, di gioie, di delusioni, di vita e di morte.
E vero, la tua personalità racchiude di tutto; ne sono prova gli incontri con
Rocco, Lello, e Guido (ai secondo anno). Sì, ne siamo sicuri, la vita per te non sarà un
problema, ma solo una bella battaglia di cui tu intravedi già la fine.., tra le braccia
di Lilly. Ciao
Il
tuo III Classico « A »
P.S.
A proposito, salutaci il tuo padrino di cresima, il tuo padrino di cresima... salutaci! |
Carissimo
Capo, non nascondere lintima soddisfazione che questo nostro appellativo ha
suscitato in te; non basta; quel velato stupore a celano, né quel tuo solito, embiematico
sorrisetto, ormai ti conosciamo bene e sappiamo che è proprio la piena e, a volte,
smisurata fiducia che hai nelle tue capacità, uno degli elementi caratteriali che
ti contraddistinguono meglio e che ti hanno consentito di essere per noi un capo in questi
tre anni. Ma la nostra stima e mi nostro affetto provengono dal come hai saputo esserlo
fermamente, decisamente, senza farlo mai pesare da quando, ancora kaps
frastornati e disorientati, ti abbiamo visto agire come se avessi vissuto qui da
sempre, per giungere a questanno in cui hai dovuto faticare, un pò di più, per il
nostro « eccessivo »ambientamento! Ma capo nella vita non si può esserlo sempre, la
sconfitta bisogna saperla accettare senza confortarla con la salda convinzione di essere,
in fondo in fondo, sempre il migliore e di aver dimostrato la propria superiorità
accettando virilmente lingiustizia. Ma se non capo, uno dei primi lo sarai sempre
nel cantuccio dei cari ricordi che si custodiscono gelosamente nel più profondo del
cuore. Ciao
Il
tuo III Classico « A »
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