Introduzione
Cosa resterà
di quell’orda di scatenati assetati di baccano che tanto contrariava la sezione
studi? Questa sarà forse la domanda che ciascuno dei componenti dell’ormai vecchio,
strapazzato V Scientifico « C » si porrà in quel fatidico momento che sarà lo svoltare
definitivamente l’angolo di quella stretta via verso la quale tante volte, privati
della libera uscita, affacciati dal finestrone del loro corridoio, hanno sospirato
rassegnati. E i pensieri correvano, magari avrebbero preferito stare sbragati su una
poltrona di qualche luogo di ritrovo oppure per Via Caracciolo, con la ragazza, magari...
Erano quelli i nostri problemi. Siamo perfettamente consci che il futuro che ci aspetta,
se vogliamo usare il detto « dalla padella alla brace » non è certo la padella, ma
altrettanto sicuri che ognuno di noi, in qualsiasi campo sia chiamato a prestarsi, si
contraddistinguerà sempre per quello smoderato ottimismo che ai temi d’oro aveva per
patria il V « C ». Il nostro
carattere scanzonato che veniva talvolta scambiato per menefreghismo ha spesso incontrato
le ire degli ufficiali; sarebbe un’ipocrizia dire che ce ne doliamo, sarebbe come
voltare la faccia a quella giovinezza spensierata di cui andavamo e continueremo ad andare
fieri. Ma adesso è finita.., un ultimo abbraccio, forse una lacrima, e un rapido via a
quella folle corsa che ora chiamiamo futuro, ma che « dopo » chiameremo vita. |