F.lli Esposito © 2001 - 2008 by Carlo Esposito ex allievo del 189' corso |
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II Collegio e Scuola Militare di Roma Il Collegio Militare di Roma fu istituito il 26 luglio 1883 su proposta del deputato Domenico Corazzi, maggiore del 1 ° Artiglieria, volontario nel 59/60, menzione onorevole all'assedio di Capua e medaglia d'argento al V.M. a Custoza, che qualche mese prima, coadiuvato dai Colleghi Morra e Mocenni, in sede di discussione del bilancio del Ministero della Guerra aveva raccomandato l'opportunità di fondare il nuovo istituto nella capitale «per il bene della gioventù e nell'interesse della Patria». L'atto di istituzione (n.176 del 26 luglio 1883, firmato a Torino da Umberto, pubblicato sul Giornale Militare Ufficiale, dispensa 37), il 16 agosto è controfirmato dall'ammiraglio Ferdinando Acton, Ministro della Guerra, circostanza che crea un singolare «gemellaggio» con la Nunziatella di Napoli: infatti, un secolo prima, la lettera che è considerata l'atto di nascita dell'istituto napoletano recava la firma del Ministro della Marina e della Guerra del Regno delle Due Sicilie, ammiraglio John Acton nato a Besancon nel 1736, ufficiale dei re di Francia, nel 1770 in Toscana comandante della Marina granducale, otto anni |
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dopo con lo stesso grado a Napoli, ove arrivò a Primo Ministro, avo di Ferdinando Acton, nato a Napoli nel 1832, ufficiale della marina borbonica, nel 1860 capitano di fregata in quella italiana, Contrammiraglio nel '77, Ministro dello Marina e della Guerra dal 1879 al 1883. La sede prescelta fu il cinquecentesco Palazzo Salviati di Via della Lungara, presso il complesso ospedaliero di Santo Spirito, non lontano da Costei Sant'Angelo e dalla Basilica di San Pietro. Il palazzo appartiene a quel complesso di nobili edifici che sorsero in Roma in pieno 500 per uno sviluppo edilizio favorito dalla formazione di una aristocrazia derivante specialmente dal nepotismo papale e cardinalizio. In quell'epoca a Roma numerosi artisti svolgevano la loro attività nella tradizione eclettica creata dall'ambiente bramantesco. L'imminente apertura del Collegio Militare alla Lungara fu seguita con straordinario interesse e apprezzamento a Roma: i giornali riportavano costantemente notizie sulle visite ai lavori del Ministro per la Guerra gen. Ferrero, del prefetto sen. Gravina, e di altri personaggi, sempre accompagnati dal direttore del Genio militare Col. De La Penne, dal comandante dell'istituto Col. del Genio Pagano. La Gazzetta d'Italia del 21 ottobre lo definisce «istituzione che segna in questa alma città di Roma un vero trionfo dei nuovi tempi»; vari giornali riportano le nomine dei docenti e riferiscono di un banchetto offerto dagli ufficiali ai professori civili del Collegio; il Messaggero del 6 novembre dà notizia dell'ingresso dei primi allievi ammessi. Nel 1884 fra gli allievi fu iscritto |
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l'erede al trono Vittorio Emanuele, allora quattordicenne, che per la verità non fu mai allievo «interno» del Collegio, ma nel periodo fra il 1884 e l'86 si recava, accompagnato dal col. Osio e dal cap. Morelli, «ad apprendere le istruzioni militari pratiche e teoriche», sia a Palazzo Salviati, sia alla Farnesina, a Ponte Milvio o in Piazza d'Armi ai Prati di Castello. Il Collegio Militare fu allora ordinato su quattro corsi, con allievi, per il primo anno, provenienti dai Collegi di Milano, Firenze e Napoli (nello stesso periodo ne fu istituito uno a Messina; lo scopo esclusivo era la preparazione dei giovani per l'ammissione alla Scuola Militare di Modena, all'Accademia di Torino e a quella navale di Livorno. Con R.D, dell'11 gennaio 1885 i corsi furono portati a cinque «onde assicurare una più completa preparazione dei giovani per l'ammissione alle Scuole militari superiori». Con R.D. n. 4634 del 26 maggio 1887 il Collegio fu pareggiato ad un istituto civile di pubblica istruzione e fu data facoltà agli allievi di proseguirvi o no gli studi, stabilendo che coloro i quali avevano compiuto l'intero corso quinquennale od i primi quattro anni di corso dei Collegi militari, e ne avevano superato gli esami, venivano rispettivamente iscritti al IV od al III anno di corso degli Istituti tecnici (sezione fisico-matematica. Il 19 ottobre 1894, con R.D. n.511, il Collegio fu, a tutti gli effetti legali, parificato ad un Istituto tecnico. I corsi furono ridotti a tre e gli studi ordinati in conformità dei programmi assegnati al II, III e IV corso degli Istituti tecnici (sezione fisico-matematica). Mancava quindi il I corso, che fu istituito tre anni dopo e cioè il 13 agosto 1897 (R.D. n.390); il Collegio divenne così un Istituto tecnico pareggiato con corsi completi ed analoghi a quelli di un istituto civile. Il Ministero della Pubblica Istruzione si riservò il diritto di destinare annualmente un regio commissario per il controllo degli scrutini e degli esami finali. Con R.D. n. 250 del 28 maggio 1908 furono anche istituiti i tre corsi liceali, ma fu abolito il corso dell'istituto tecnico.In tal modo il Collegio ebbe un intero Liceo e gli ultimi tre corsi dell'Istituto tecnico. Ebbe, insomma, due scuole medie superiori che, per l'ordinamento degli studi e per tutti gli effetti legali, erano uguagliate alle scuole Governative.
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