F.lli Esposito                     © 2001 - 2008  by Carlo Esposito ex allievo del 189' corso

 
   
Dal Museo Storico della Nunziatella  

del 1843, quando, poichè l'esperienza non aveva dato buoni risultati, fu dislocata a S. Lucia a mare. Insegnanti insigni come Mariano d'Ayala, Basilio Puoti e Francesco De Sanctis continuarono ad alimentare lo spirito liberale e l'amor di una patria unita, talchè nel maggio del '48 gli allievi corsero in massa sulle barricate e molti caddero; tale episodio insieme ad altri, indusse il Re Ferdinando II ad allontanare la Scuola da Napoli ed a trasferirla a Maddaloni per un intero lustro, fino al 1859 quando, con l'aiuto di Carlo Filangeri, l'istituto tornò a Pizzofalcone. Con l'entrata di Garibaldi in Napoli il 7 settembre 1860 la vita della Nunziatella si proiettò verso l'Italia unita e continuò a formare migliaia di giovani per le nuove Forze Armate; la riforma del 20 maggio 1908 fece nascere la nuova Nunziatella così com'è oggigiorno. Nel corso della Grande Guerra ben 125 ex allievi si immolarono sui vari campi di battaglia ed anche nella 2^ guerra mondiale, molti furono gli ex allievi che onorarono con la vita i fasti della Scuola: 22 furono le Medaglie d'Oro assegnate. Nel marzo del 1943 la Scuola fu trasferita a Benevento e nell'anno successivo gli alleati concessero I'autorizzazione affinchè le lezioni potessero riprendere a Pizzofalcone non più come Scuola Militare, ma come Liceo convitto, con gli allievi in abito borghese; finalmente il primo settembre del 1949, la Nunziatella riacquista l'antica denominazione di Collegio Militare di Napoli che manterrà fino al novembre del 1953, allorchè assunse quella attuale di Scuola Militare Nunziatella.

 
Preparo alla vita ed alle armi
1945 - 1987
 
Preparo alla vita ed alle armi
1988 - 2000

Lo stemma araldico della Nunziatella è costituito da uno scudo sannitico sormontato dalla corona turrita ed interzato in banda. Sulla banda azzurra tre fiordalisi, sul campo giallo e rosso i colori del Comune di Napoli, il cavallo allegro, la daga sul libro aperto sintetizzano il motto della Scuola "Preparo alla vita e alle armi". Moltissimi gli allievi e i docenti illustri; si citano, fra i primi: Guglielmo Pepe, Carlo Pisacane, Enrico Cosenz, Alberto Pollio, Vittorio Emanuele III, Federico Baistrocchi, Amedeo di Savoia; fra i secondi: Basilio Puoti, Francesco de Sanctis, Mariano d'Ayala, Vincenzo Fiore, Piero Pieri, Luigi Russo e Paolo Barbi.

La Scuola Militare di Milano

La Repubblica Cisalpina, con Decreto del 20 maggio 1798, soppresse l'antico monastero Cistercense di S. Lucci, sorto nel 1758 sulle strutture medievali dell'Ospedale di S. Celso e lo trasformò dapprima in Ospedale Militare e successivamente con l'ordinanza del 15 gennaio 1802, auspice il generale napoleonico e Ministro della Guerra della Repubblica Cisalpina, Pietro Teuliè, nel Collegio degli Orfani, affidandone la direzione ad alcuni ufficiali scelti fra gli invalidi e i veterani; talune epigrafi, in ricordo di questa istituzione furono dettate da G. B. Giovio e da Ugo Foscolo. Nasce così il primo ed unico ente di istruzione militare rivolto ad adolescenti a Milano.

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