F.lli Esposito                     © 2001 - 2008  by Carlo Esposito ex allievo del 189' corso

...E marciamo inquadrati, in sezione, in ordine di altezza, ognuno al suo posto; dest, sinist, dest, sinist, ...ma ...la Marina si sa .......non si nuota?.......e che vuole questo che strilla sempre?.... e dài !, i miei primi giri di corsa, e pensare che volevo il mare, le barche, la pesca!....Rientro in sezione, le mie prime vesciche ai piedi, dentro scarpe nuove, dure che fanno male !   E mò quest'altro chi è?, che si arrabbia tanto, ....  il Comandante!... Zio Bruno!   Finalmente, si fa sera, tutti a mensa, i commenti: esplode I'adesione generale sul trasferimento in Patagonia!   Eppure ci hanno scelti, uno ad uno!, dopo le famose visite psico-attitudinali.   Un giorno vorrei proprio parlare con lo psicologo..., quello, ...se lo trovo!   Ma ero ormai un "pivolo", era nato il mio Corso. Guai a chi me lo tocca!

Domenico Pace

Nunziatella

Allievo il 25 settembre 1979, Comandante oggi

Una via rimasta immutata, stretta e soffocata coi palazzi napoletani del Pallonetto ma ancora capace, oggi come allora, di trasmettere emozioni fortissime.  E il 15 settembre 2006, sono le 08.00 del mattino e con passo deciso mi accingo ad iniziare una nuova esperienza professionale.  Sto per diventare "Comandante" della mia Nunziatella, l'istituto di Formazione il più bello, il più antico e glorioso d'Italia e d'Europa.

 

Il Comandante Mimmo Pace succede al Colonnello Dante Zampa nel segno del grande prestigio del primo Comandante
Ex Allievo Francesco Costanzo e degli indimenticabili Bernardino Grimaldi di Crotone Annibale Gualdi e la M.O. Franco Magnani

Sono orgoglioso, soddisfatto, determinato, ma all'improvviso, arrivato a pochi metri dal portone d'ingresso, un'agitazione devastante mi assale.  I miei passi si attutiscono,  i miei gesti   diventano incerti,   mi sento più piccolo e sprovveduto, insicuro e curioso, quasi come se non  sapessi più perché sono lì, cosa c'è dietro  quel portone, quasi come se .....   se fosse invece il 25 settembre del 1979.  Ma oggi, Comandante o Allievo? Educatore o apprendista?  E' incredibile come due giorni così lontani nel tempo possano fondersi per un istante in un solo momento.  Entro e c'è il masso.   Lo vedo, è lì         ma non vedo lo scelto Parente (che poi diventerà il mio padrino) ad attendermi,   non odo le mitiche urla sataniche "KAPS !!!", ma trovo un nucleo di persone affabili e sorridenti.   Mi salutano militarmente e si offrono di accompagnarmi ovunque.   Non male come inizio! Devo dire che per essere "I'ultimo arrivato" l'accoglienza è decisamene calorosa, diversa da come me l'aspettavo.  Poi, d'improvviso, così com'è arrivata, intensa ed incontrollabile, l'emozione cessa di dominare (ed ottenebrare) il cervello e con chiarezza realizzo che non è la "prima volta", ma che sono tornato per passare dall'altra parte della barricata.  Che salto ragazzi!: dal banchino del V° Scientifico "B", alla scrivania del custode della Bandiera di Guerra.   La nuova avventura ha ufficialmente inizio, ma parte da lontano, da quel 25 settembre di 27 anni fa, e che ancora molto dovrà continuare.

Alfredo (Dino) Saitto

Nunziatella     1955 - 59

Quei primi giorni

Napoli, settembre 1955.

"Ma Papà è stato in galera?"   Questa la domanda posta da mia figlia Serena, sottovoce e timidamente, alla mamma in occasione di una visita alla Nunziatella, deserta per il periodo estivo.  La dice tutta sulla prima impressione che poteva fare il nostro "Rosso Maniero" su un ragazzino di 14 anni, arrivato da solo a Napoli, da Udine, in un pomeriggio di fine settembre del "lontanamente vicino" 1955.  Quell'impatto, l'ingresso nel "Cortile Piccolo", vuoto e silenzioso, è qualcosa di molto simile ad un pugno nello stomaco, nel "piccolo vuoto" fra le mura incombenti e rosse, nello spazio da "mezzora d'aria" ai reclusi ..... !   Dopo poco l'impressione cambiò, perché Napoli è fantastica!    Aperta e solare, imprevedibile più del mare, divertente e mai quieta.

Venezia, isola di Sant'Elena

Quasi 30 anni dopo, sempre di settembre, entro al "Morosini" e le sensazioni che provo sembrano la definizione dell'opposto di quelle di Napoli.  Gioia, piacere di andare in un bel posto.  Dal punto di vista estetico-strutturale il Morosini sta alla Nunziatella come Motel a"5 stelle superiore" ad una pensioncina ad ore. In una bella città, rilassato e dopo quasi 20 anni d'imbarco, sicuro di me, vicinanza della famiglia,

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